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Lo studio di funzione

Cos'è e a cosa serve lo studio di funzione?  Lo studio di funzione è un importante strumento dell'analisi matematica per poter comprendere al meglio le caratteristiche di una funzione. Ne discende che chiunque lavori nell'ambito delle scienze esatte deve padroneggiare l'abilità di studiare una funzione. In questo post vedremo come si fa uno studio di funzione, a una o più variabili, portando due esempi. Inoltre, vedremo in qual modo lo studio di una funzione possa essere applicato a un caso reale. Studio di funzione: come si fa? Lo studio di una funzione reale a variabili reali deve passare per i seguenti passi in modo ordinato: Dominio e l'immagine : ponendo le condizioni di esistenza della funzione \(f:D \rightarrow C\) si può comprendere quale sia il suo dominio naturale \(D\). Inoltre, non meno importante è studiare quale sia l'immagine \(\text{Im}\), che può darci utili informazioni. Simmetrie : cerchia

I numeri algebrici e trascendenti

Irrazionalità e trascendenza

Non tutti sono a conoscenza della suddivisione dei numeri in algebrici e trascendenti. La distinzione  tra questi è più importante di quanto possa sembrare. Vediamo come si definiscono questi numeri.

Sommario

  • I numeri algebrici
    • Definizione
    • Operazioni
  • I numeri trascendenti
    • Definizione e storia
    • Operazioni
  • Estensioni algebriche e trascendenti
  • Riferimenti
  • Immagini

I numeri algebrici

Definizione

Si definisce algebrico un numero complesso \(z\) che è la radice di un polinomio \(p(x)\) non nullo a coefficienti interi, ovvero se è la soluzione di almeno un'equazione polinomiale nella forma

$$ \sum\limits_{k=0}^n a_k x^k = 0 $$

dove i coefficienti \(a_0,...,a_n\) sono interi (o, equivalentemente, razionali) non tutti nulli e \(n \geq 1\). Si dice \(n\) il grado di algebricità di \(z\) se questo risolve un'equazione polinomiale di grado \(n\) e nessun'equazione di grado inferiore.

Figura 1: Numeri algebrici colorati per grado (blu = 4, ciano = 3, rosso = 2, verde = 1). Il cerchio dell'unità è nero.

Alcuni numeri algebrici notevoli:

  • I numeri razionali sono algebrici di grado \(1\). Infatti, qualunque razionale si può per definizione scrivere come il rapporto \(a/b\) di due interi, quindi risolve l'equazione \(bx-a=0\).
  • I radicali nella forma \(\sqrt[n]a\), dove \(a \in \mathbb{Q}\), se \(n\) è dispari, o \(a \in \mathbb{Q}^+ \cup \{0\}\), se \(n\) è pari, sono soluzione dell'equazione a coefficienti razionali \(x^n - a = 0\). Quindi, sono algebrici di grado \(n\).
  • I numeri complessi \(z = a+ib\), con \(a\) e \(b\) razionali, sono algebrici di grado \(n \in \{1,2\}\) , poiché soluzioni dell'equazione \((x-z)(x-\overline{z}) = x^2 - 2ax + a^2+b^2 = 0\).

Operazioni

Siano \(z_1\) e \(z_2\) due numeri algebrici. 

  • \(z_1 + z_2\) è algebrico.
  • \(z_1 - z_2\) è algebrico
  • \(z_1z_2\) è algebrico.
  • \(z_1/z_2\) è algebrico (per \(z_2 \neq 0\)).

In gergo si dice che l'insieme dei numeri algebrici è algebricamente chiuso rispetto a queste operazioni e forma un campo, indicato col simbolo\( \mathbb{A}\). Ogni radice di un polinomio a coefficienti algebrici è algebrica. Cantor dimostrò nel 1874 che l'insieme \(\mathbb{A}\) è numerabile.

Inoltre, ricordo qui il teorema di Lindemann–Weierstrass nella riformulazione di Baker, il quale statuisce che se \(\alpha_1, ..., \alpha_n\) sono numeri algebrici distinti, allora gli esponenziali \(e^{\alpha_1}, ..., e^{\alpha_n}\) sono linermente indipendenti in \(\mathbb{A}\) [1].

I numeri trascendenti

Definizione e storia

Chiaramente, un numero \(z\) o risolve almeno un equazione polinomiale a coefficienti interi, o non ne risolve nessuna. In altre parole, \(z\) o è algebrico, o non lo è. Tutti i numeri non algebrici si dicono trascendenti. Nota che un numero trascendente è automaticamente irrazionale. L'esistenza di tali numeri fu dimostrata per la prima volta nel 1844 da Joseph Liouville con i cosiddetti numeri di Liouville [2]. Nel 1873 Charles Hermite dimostrò che \(e\) è trascendente e nel 1882 Ferdinand von Lindemann dimostrò la trascendenza di \(\pi\) grazie al lavoro di Hermite. Nel 1874 Cantor dimostrò la numerabilità di \(\mathbb{A}\), ma \(\mathbb{R}\) non è numerabile. Ciò implica che l'insieme dei trascendenti non è numerabile e che esistono infinite volte più numeri trascendenti che algebrici. Insomma: la trascendenza di un numero non è l'eccezione, ma la regolarità. 

La dimostrazione della trascendenza di \(\pi\) ha portato alla risoluzione di un antico problema: la quadratura del cerchio, ossia la costruzione di un quadrato con la stessa area di un dato cerchio. Ciò è impossibile, poiché tutti i numeri costruibili con riga e compasso sono algebrici.

Alcuni numeri trascendenti notevoli sono [2]:

  • \(e^a\), con \(a \in \mathbb{A} \setminus \{0\} \) (conseguenza del teorema di Lindemann–Weierstrass).
  • \(\pi\), dimostrato da von Lindemann.
  • \(a^b\), con \(a \in \mathbb{A} \setminus \{0,1\} \) e \(b\) algebrico, ma non razionale, dimostrato nel teorema di Gel'fond. In particolare,
    • la costante di Gel'fond \(e^\pi\) è trascendente, perché \(e^\pi = \left(e^{-\pi}\right)^{-1} = \left(i^{2i}\right)^{-1}\) e \(i^{2i}\) è trascendente.
    • \(2^\sqrt2\) è trascendente.
  • le funzioni trigonometriche \(\sin a\), \(\cos a\), \(\tan a\) e i loro reciproci \(\csc a\), \(\sec a\) e \(\cot a\), per \(a\) algebrico, come conseguenza del teorema di Lindemann–Weierstrass.
  • \(\ln a\), con \(a\) razionale positivo diverso da \(1\), dimostrato dal teorema di Lindemann–Weierstrass.
  • la costante di Chaitin \(\Omega\).
  • la funzione zeta di Riemann \(\zeta (n)\), per \(n\) pari, poiché pari a un multiplo razionale di \(\pi\).

Operazioni

L'insieme dei numeri trascendenti non è chiuso rispetto alla somma e al prodotto, a differenza dei numeri algebrici. È semplice dimostrarlo con un contro esempio: \(\pi\) e \(\pi\) sono trascendenti, ma \(\pi+(-\pi)=0\) è algebrico. Allo stesso modo \(\pi/(-\pi) = -1\) è algebrico.

Estensioni algebriche e trascendenti

Sia \(\mathbb{K}\) un campo e sia \(\mathbb{L}\) un'estensione di \(\mathbb{K}\). In generale, un elemento \(a \in \mathbb{L}\) si dice algebrico su \(\mathbb{K}\) se è la radice di almeno un polinomio non nullo \(p\) a coefficienti in \(\mathbb{K}\).

\( \quad p(a) = 0, p \in \mathbb{K}_n[x] \)

Tra tutti i possibili polinomi \(p\) che si annullano in \(a\) ne esiste uno di grado minimo che è unico. Questo si chiama polinomio minimo di \(a\) su \(\mathbb{K}\).

Se tutti gli elementi di \(\mathbb{L}\) sono algebrici su \(\mathbb{K}\), l'estensione \(\mathbb{L}/\mathbb{K}\) si dice algebrica, altrimenti trascendente.

Si dice algebricamente chiuso un campo che non ha estensioni algebriche oltre a sé stesso. Ne costituisce un esempio l'insieme dei complessi \(\mathbb{C}\). 

Vediamo alcune estensioni notevoli.

  • L'estensione \(\mathbb{R}/\mathbb{Q}\) è trascendente. Segue subito dalla trascendenza di \(\pi\) su \(\mathbb{Q}\).
  • L'estensione \(\mathbb{C}/\mathbb{R}\) è algebrica, dal momento che ogni complesso \(z\) è la soluzione di almeno un'equazione a coefficienti reali.
  • L'estensione \(\mathbb{C}/\mathbb{Q}\) è trascendente, dal momento che ogni complesso \(z\) è la soluzione di almeno un'equazione a coefficienti razionali se e solo se le sue parti reale e immaginaria sono razionali. 
  • L'estensione \(\mathbb{Q}(\sqrt2)/\mathbb{Q}\) è algebrica, poiché \(\sqrt2\) è la radice del polinomio \(p(x)=x^2-2\).

Riferimenti

[1] Lindemann–Weierstrass theorem - Wikipedia

[2] Numero trascendente - Wikipedia

Immagini

Figura 1: di Damian Silvestre - opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22408462.

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