I numeri interi, le operazioni con questi e le loro proprietà
Nella realtà quotidiana i numeri più utilizzati sono quelli naturali. Ad esempio, \(1\) mela \(+\) \(2\) mele fanno un totale di \(3\) mele. Nelle operazioni sono comparse solo quantità intere e positive di mele. Allo stesso modo, i numeri naturali permettono di risolvere equazioni diofantee di primo grado come \(x + 2 = 3\). Dunque, apparentemente non si avrebbe alcuna necessità di introdurre i numeri negativi, che nella realtà difficilmente avrebbero una spiegazione. Come esempio, tuttavia, immagina questa situazione: vogliamo trovare il numero \(x\) di mele che bisogna sommare a \(2\) mele per ottenere \(1\) mela. L'equazione associata al problema è \(2 + x = 1\). Questa equazione non ha soluzione nei naturali. Infatti, non si può ottenere \(1\) sommando una quantità positiva a \(2\). L'unica soluzione sarebbe \(x = -1\), ma fisicamente non ha alcun significato \(-1\) mela se non quello di sottrarre una mela. Analogamente, qual è la soluzione dell'operazione \(1-3\)? Nei naturali quest'operazione non ha alcuna soluzione.
Si rende necessaria l'introduzione dei numeri relativi, ovvero il corrispondente dei numeri naturali, ma con un segno \(-\) davanti, per generalizzare la soluzione di problemi come quello appena presentato. L'unione dei numeri naturali e dei numeri relativi formano l'insieme dei numeri interi, generalmente indicato con il simbolo \(\mathbb{Z}\) dal tedesco Zahl.
Sommario
- Definizione dell'insieme \(\mathbb{Z}\)
- Definizione
- Operazioni aritmetiche
- Proprietà
- Proprietà algebriche
- Cardinalità dell'insieme
- Ordinamento
Definizione dell'insieme \(\mathbb{Z}\)
Definizione
Formalmente l'insieme degli interi \(\mathbb{Z}\) viene definito a partire dai naturali \(\mathbb{N}\). Si considerino l'insieme \(\mathbb{N}^2 = \mathbb{N} \times \mathbb{N}\), nato dal prodotto cartesiano dei naturali con sé stesso, e la relazione \(\sim\) definita come
\( \quad (a_1,b_1) \sim (a_2,b_2) \Leftrightarrow a_1+b_2=a_2+b_1 \)
Ricordando le proprietà dei naturali che abbiamo dimostrato nel post dedicato, possiamo dimostrare che \(\sim\) è una relazione di equivalenza. Infatti, questa è
- simmetrica: \( (a_1,b_1) \sim (a_2,b_2) \Leftrightarrow (a_2,b_2) \sim (a_1,b_1) \) per il principio di identità;
- riflessiva: \( (a,b) \sim (a,b)\), di nuovo per il principio di identità;
- transitiva: \( (a_1,b_1) \sim (a_2,b_2) \wedge (a_2,b_2) \sim (a_3,b_3) \Leftrightarrow (a_1,b_1) \sim (a_3,b_3) \). Infatti: \( (a_1,b_1) \sim (a_2,b_2) \wedge (a_2,b_2) \sim (a_3,b_3) \)\( \Leftrightarrow a_1+b_2=a_2+b_1 \wedge a_2+b_3=a_3+b_2 \)\( \Leftrightarrow a_1+b_2 + a_2+b_3 = a_2+b_1 + a_3+b_2 \)\( \Leftrightarrow a_1+b_3 = a_3 + b_1 \)\( \Leftrightarrow (a_1,b_1) \sim (a_3,b_3) \)
Definiamo l'insieme degli interi come l'insieme quoziente \(\mathbb{Z}= \mathbb{N}^2/\sim\).
Ogni classe di equivalenza \([(a,b)]\) contiene un solo elemento nella forma \((a_0,b_0)\) con \(a_0=0\) o \(b_0=0\), quindi possiamo definire la notazione a cui siamo abituati:
- \(a=[(a,0)]\)
- \(-a=[(0,a)]\)
- \(0=[(0,0)]\)
Nota che
\( \quad (a,b) \sim (a-b,0) \)
, perché, come da definizione di \(\sim\), si ha \(a+0=a-b+b\). Quindi \(a-b = [(a,b)]\).
Poiché esiste un isomorfismo che associa ad ogni intero \([(a,0)]\) il naturale \(a\), si dice che \(\mathbb{N}\) è un sottoinsieme di \(\mathbb{Z}\).
\( \quad \mathbb{N} \subset \mathbb{Z} \)
In particolare, si definisce l'insieme degli interi strettamente positivi \(\mathbb{Z}^+ = \mathbb{N}\), mentre l'insieme degli interi strettamente negativi si indica come \(\mathbb{Z}^- = \mathbb{Z} \setminus \mathbb{N}\).
Operazioni aritmetiche
Le operazioni di somma \(+\) e prodotto \(\cdot\) vengono così definite:
- \((a_1,b_1) + (a_2,b_2) = (a_1 + a_2 , b_1 + b_2) \)
- \((a_1,b_1) \cdot (a_2,b_2) = (a_1a_2 + b_1b_2 , a_1b_2 + a_2b_1) \)
Le operazioni così definite rispettano la relazione di equivalenza e si traducono nelle operazioni a cui siamo soliti. Vediamo alcuni esempi:
\( \quad a + (-b) = [(a,0) + (0,b)] = [(a , b)] = a - b \)
\( \quad (-a) + b = [(0,a) + (b, 0)] = [(b , a )] = b - a \)
\( \quad a \cdot (-b) = [(a,0) \cdot (0,b)] = [(0,ab)] = - ab \)
Proprietà
Proprietà algebriche
\(\mathbb{Z}\) è chiuso rispetto alla somma e al prodotto. Inoltre, a differenza dei naturali, è chiuso anche rispetto alla sottrazione. Tuttavia, non è chiuso rispetto alla divisione, per cui sarà necessario introdurre l'insieme dei numeri razionali \(\mathbb{Q}\), di cui ci occuperemo prossimamente. Analogamente a quanto fatto per i naturali è possibile dimostrare la validità delle seguenti proprietà per la somma
- associatività: \((a+b)+c=a+(b+c)\)
- commutatività: \(a+b=b+a\)
- elemento neutro: \(a+0=a\)
- l'elemento opposto: \(a+(-a)=0\)
Per la moltiplicazione si dimostrano le seguenti proprietà:
- associatività: \((a \cdot b)\cdot c=a\cdot (b\cdot c)\)
- commutatività: \(a\cdot b=b\cdot a\)
- elemento neutro: \(a\cdot 1=a\)
Inoltre, vale la proprietà distributiva:
\( \quad a\cdot (b+c) = a \cdot b + a\cdot c\)
Si noti che l'elemento opposto non esiste in \(\mathbb{N}\).
In particolare, \(\mathbb{Z}\) è un gruppo ciclico, poiché ogni \(n \in \mathbb{Z}\) è ottenibile dalla somma di \(1\) o \(-1\) per \(n\) volte, ed è un monoide commutativo con l'operazione prodotto.
Cardinalità dell'insieme
Si consideri la funzione \(f:\mathbb{Z} \rightarrow \mathbb{N}\) definita come
\( \quad f(x) = \begin{cases} 2|x|, & \text{se $x\lt 0$} \\ 0, & \text{se $x = 0$} \\ 2x-1, & \text{se $x\gt 0$} \end{cases} \)
La funzione è biiettiva, quindi \(\mathbb{Z}\) ha la stessa cardinalità \(\aleph_0\) (aleph-zero) di \(\mathbb{N}\).
Ordinamento
\(\mathbb{Z}\) è un insieme totalmente ordinato senza massimo e minimo:
\( \quad \cdots \lt -2 \lt -1 \lt 0 \lt 1 \lt 2 \lt \cdots \)
Da questo ordinamento segue che si possa definire
- positivo un numero \(a\), se \(a \geq 0\);
- negativo un numero \(a\), se \(a \leq 0\);
- strettamente positivo un numero \(a\), se \(a \gt 0\);
- strettamente negativo un numero \(a\), se \(a \lt 0\).
Secondo questa definizione, \(0\) è sia positivo che negativo.
È semplice dimostrare che \(\mathbb{Z} \) è superiormente illimitato. È un corollario del fatto che, \(\mathbb{N} = \mathbb{Z}^+ \cup \{0\}\) e che \(\sup \mathbb{N} = \infty \). Tuttavia, \(\mathbb{Z} \) è anche inferiormente illimitato. Quindi, chiamiamo \(+\infty \) il numero tale che
\(\quad \forall n \in \mathbb{Z} \mspace{7mu} +\infty \gt n \)
e introduciamo \(-\infty\) come il numero tale che
\(\quad \forall n \in \mathbb{Z} \mspace{7mu} - \infty \lt n \)
Riferimenti
Fonte delle immagini
Figura d'intestazione: opera dell'autore del post.
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