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Lo studio di funzione

Cos'è e a cosa serve lo studio di funzione?  Lo studio di funzione è un importante strumento dell'analisi matematica per poter comprendere al meglio le caratteristiche di una funzione. Ne discende che chiunque lavori nell'ambito delle scienze esatte deve padroneggiare l'abilità di studiare una funzione. In questo post vedremo come si fa uno studio di funzione, a una o più variabili, portando due esempi. Inoltre, vedremo in qual modo lo studio di una funzione possa essere applicato a un caso reale. Studio di funzione: come si fa? Lo studio di una funzione reale a variabili reali deve passare per i seguenti passi in modo ordinato: Dominio e l'immagine : ponendo le condizioni di esistenza della funzione \(f:D \rightarrow C\) si può comprendere quale sia il suo dominio naturale \(D\). Inoltre, non meno importante è studiare quale sia l'immagine \(\text{Im}\), che può darci utili informazioni. Simmetrie : cerchia

La formula di De Moivre e le radici di un complesso

La formula di De Moivre

Figura 1: ritratto di Abraham de Moivre.
La formula di De Moivre, in onore al matematico francese Abraham de Moivre, permette di calcolare agilmente la potenza \(n\)-esima di un numero complesso \(z\). Sebbene sia facilmente derivabile dalla formula di Eulero, storicamente fu scoperta per prima e per questo motivo ne daremo una dimostrazione per induzione. 

Sommario

  • La formula
  • Dimostrazione
  • Trovare le radici di \(z\)
    • Formula generale
    • Radici dell'unità

La formula

Sia \(z = r( \cos \phi + i \sin \phi)\) un numero complesso di modulo \(r\) e anomalia \(\phi\). La potenza \(n\)-esima di \(z\) è

$$ z^n = r^n (\cos (n\phi) + i \sin (n \phi)) $$

Nota che se volessimo calcolare la potenza in coordinate cartesiane \((x+iy)^n\) dovremmo usare il teorema binomiale, complicando notevolmente i calcoli.

Dimostrazione

Dimostriamola per induzione su \(n \in \mathbb{N}\).

Per \(n = 0\) la formula è verificata:

\( \quad z^0 = r^0(\cos (0\phi) + i \sin (0 \phi) = 1\)

Ora, supponiamo che la formula sia vera per \(n\) e dimostriamo che ciò implica la verità della formula per \(n+1\):

\( \quad z^{n+1} = zz^n = r( \cos \phi + i \sin \phi) r^n (\cos (n\phi) + i \sin (n \phi)) \)\( \quad = r^{n+1} (\cos \phi \cos (n\phi) - \sin \phi \sin (n \phi) + i(\sin (n \phi) \cos \phi + \cos (n\phi) \sin \phi ) ) \)\( \quad = r^{n+1} (\cos ((n+1)\phi) + i \sin ((n+1) \phi)) \)

Per dimostrare la formula per \(n \notin \mathbb{N}\) abbiamo bisogno della formula di Eulero.

Trovare le radici di \(z\)

Formula generale

La formula di De Moivre ci permette di trovare anche le radici \(n\)-esime \(w = \sqrt[n]{z}\) di un numero complesso \(z\), il che equivale a risolvere l'equazione 

\( \quad w^n = z\)

Scrivendo i numeri in forma polare si ottiene l'equazione

\( \quad r_w^n (\cos(n\phi_w) + i\sin (n\phi_w))= r_z (\cos \phi_z + i \sin \phi_z)\)

Confrontando modulo e anomalia dei due complessi \(w^n\) e \(z\) si ottiene

  • \(r_w = \sqrt[n]{r_z}\);
  • \(\phi_w = (\phi_z + 2k\pi)/n\), dove \(k \in \{0,...,n-1\}\).

\(k\) varia tra \(0\) e \(n-1\), poiché per valori superiori a \(n-1\) o inferiori a \(0\) si otterrebbero anomalie \(\phi_w\) che sono già state ottenute per \(k \in \{0,...,n-1\}\) differenti per un multiplo dell'angolo giro.

$$ \sqrt[n]z = \sqrt[n]{r_z} \left( \cos \left( \dfrac{\phi_z + 2k\pi}{n} \right) + i \sin \left( \dfrac{\phi_z + 2k\pi}{n} \right) \right), k \in \{0,...,n-1\} $$

Radici dell'unità

Calcolare \(\sqrt[n]1\) equivale a calcolare le radici del polinomio \(z^n -1\).

Come esempio vediamo come si calcolano le radici del polinomio \(z^6-1\):

\( \quad z^6 = 1 \Leftrightarrow r^6 (\cos (6\phi) + i \sin (6 \phi)) = \cos 0 + i \sin 0 \)\( \quad \Leftrightarrow z =  \cos \left( \dfrac{0 + 2k\pi}{6} \right) + i \sin \left( \dfrac{0 + 2k\pi}{6} \right) \)\(\quad = \cos \left( \dfrac{k\pi}{3} \right) + i \sin \left( \dfrac{k\pi}{3} \right)  , k \in \{0,...,5\} \)

Andiamo a sostituire i valori di \(k\) da \(0\) a \(5\) per andare a trovare tutte le radici:

$$\begin{array}{c|c} \text{valore di }k & \text{valore di }z \\ \hline 0 & \cos 0 + i \sin 0 = 1 \\ 1 & \cos \left( \dfrac{\pi}{3} \right) + i \sin \left( \dfrac{\pi}{3} \right) = \dfrac{1}{2} + i \dfrac{\sqrt 3}{2} \\ 2 & \cos \left( \dfrac{2}{3} \pi \right) + i \sin \left( \dfrac{2}{3} \pi \right) = - \dfrac{1}{2} + i \dfrac{\sqrt 3}{2} \\ 3 & \cos \pi + i \sin \pi = - 1 \\ 4 & \cos \left( \dfrac{4}{3} \pi \right) + i \sin \left( \dfrac{4}{3} \pi \right) = - \dfrac{1}{2} - i \dfrac{\sqrt 3}{2} \\ 5 & \cos \left( \dfrac{5}{3} \pi \right) + i \sin \left( \dfrac{5}{3} \pi \right) = \dfrac{1}{2} - i \dfrac{\sqrt 3}{2} \end{array}$$

Vediamo come si posizionano sul piano di Argand-Gauss:

Figura 2: radici del polinomio \(z^6 = 1\) sul piano complesso. La circonferenza unitaria è segnata in rosso

Come si può notare, le radici si dispongono equidistanti sulla circonferenza unitaria, formando i vertici di un poligono regolare. Le radici sono \(6\), tante quante \(n\).

Immagini

Figura 1: autore sconosciuto - University of York: Portraits of Statisticians, pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=76618.

Figura 2: generato con Desmos | Elaboratore grafico.

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